I’m not a travelblogger

Non sono una travel blogger.
Viaggio tanto e scrivo.. ma non sono una travelblogger.
Non scrivo dei miei viaggi..
scrivo di come mi batte forte il cuore quando qualche sconosciuto si offre di portarmi la valigia giù dal treno o su per gli scalini..
scrivo di come mi sono sentita grande la prima volta che ho viaggiato da sola in una nuova nazione..
scrivo della coda in questura per prendere il mio primo passaporto.. quello che mi serviva per poter fare domanda come hostess, come vuole mio padre.. quello che a me invece servirà per viaggiare ancora più lontano..
scrivo di com’è differente il sole visto dal finestrino di un aereo o da quello di un bus..
scrivo dei tipi alti che si siedono di fronte a me con in mano un quadernetto.. del loro accento francese e dei discorsi in italiano con il controllore..
scrivo delle sensazioni in macchina o in treno o in autobus che si provano quando stai andando a trovare amici importanti che non vedi da tempo.. o quando stai andando a sostenere un colloquio sperando che della tua timidezza non si accorgano o sperando che l’apprezzino..
scrivo di come mi salti il cuore in gola e mi manchi il respiro gli ultimi 10 minuti di un viaggio di 7 ore..
scrivo del colore della mia valigia e di quante valigie ho usato in questi anni.. soffermandomi sulle preferite.. su quelle che lo sono diventate per i posti in cui mi hanno accompagnata o per le persone che mi hanno fatto conoscere con la scusa di un aiuto ed un caffè..

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