I miei sogni e te!

Susanna Casciani ha scritto ”I sogni non sono come gli occhi azzurri, che con quelli o ci nasci oppure ce l’hai marroni come me. Qualche sogno, dico io, arriva dopo. Non tutto quello che faccio mi piace, ma ci sono tante cose che non mi piaceva fare e adesso invece sì. Ci sono cose che pensavo non avrebbero mai fatto per me e adesso invece darei tutto quello che ho pur di continuare a viverle. A volte soffrivo per questa mancanza. Me ne andavo in giro a dire alla gente “scusate eh, ma io non ho sogni, che devo fare?” e tutti mi guardavano male, perché insomma, lo saprai se vuoi fare lo scrittore, l’artista di strada o l’ingegnere. E invece no, non lo sapevo e tutt’ora non ne ho idea. Però adesso so una cosa, un’altra cosa: sono nata senza sogni e poi per strada ne ho incontrati due o tre. E non li ho mica riconosciuti subito, eh no. Perché il difficile è proprio quello. Quando li ho visti ho pensato “che bello, ma io non sono adatta” o “no, grazie. non mi interessa” e due o tre volte ho pure rischiato di perderli. “Toh, che sbadata, ho lasciato il mio sogno in quel locale, chissà se il barista l’ha trovato”. E certo che l’aveva trovato, certo, perché i sogni sono richiestissimi e la regola, l’unica regola che vale è che bisogna starci attenti. Sono ovunque eppure non bastano mai. Magari non li abbiamo dentro, ma li abbiamo accanto, addosso o forse ci aspettano in giardino, in un negozio in centro, nella tasca del giubbotto, in mezzo a una festa noiosa, su una nuvola,
in una favola.”

Ed io ho pensato che..

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